[Quattro anni di Servizio ✨]
Mi sono chiesta se questo potesse essere un post off topic rispetto ai temi che affronto qui su questo blog o di dubbia utilità per voi ma nel mentre mi ponevo la domanda, la risposta era già lì, a portata di celebrazione.
Perchè sì, oggi qui, su questo sito, si festeggia un compleanno importante, l’anniversario del mio – Grande perchè nel Mondo– ufficializzato a me stessa quattro anni fa. Quando parlo di compleanno, naturalmente, faccio riferimento a questa incarnazione dal momento che ho la certezza di fare quello che faccio da molti più giorni, settimane, mesi, vite.
Quando ho deciso di dare le dimissioni dall’ ennesimo lavoro da dipendente ricordo forte la sensazione di non poter contare sull’ appoggio di tante persone. Quelle che più amavo. Ero da poco stata assunta in una multinazionale del fashion, un ruolo da paura, millemila benefits e un nuovo indeterminato sulla carta con contratto di trasferimento nella mia Milano, città che avevo lasciato qualche anno prima per ri- trasferirmi in Puglia tra parentesi di dubbio, sconforto e incertezza che hanno contribuito non poco a fabbricare il mio oro personale, la mia strada
– Tu sei una fuori di testa – mi rispondevano a più riprese di fronte alla lista di ragioni che adducevo per giustificare che io dalla mia vita, volevo di più.
– ma cosa vuoi di più da un datore di lavoro, di questi tempi, in Italia peraltro- mi chiedevano a più riprese ed io replicavo sempre la stessa cosa : che la domanda era sbagliata, che il punto non era cosa mi aspettassi dal mondo lì fuori, capi o aziende che fossero, ma cosa mi aspettavo da me e da una vita che sentivo di voler intingere nei colori della tela che sono venuta a realizzare: la mia Missione il mio Grande Perché. 
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C’ è voluto un po’ di tempo perché ” gli altri” s’ accorgessero che quel che mi teneva sveglia fino a notte fonda a studiare e formarmi non era affatto un semplice hobby ma l’ affinare un’ arte che mi appartiene da diverse incarnazioni: studiare l’ Animo umano e i suoi meccanismi con dedizione e slancio indefesso, consegnando una mappa, una tra le tante, al pellegrino provato dalla stanchezza ma inarrestabile nella corsa a conoscere e conoscersi, spingendosi ben oltre la coltre delle sue illusioni e realizzando che il tesoro si trova lì dove mai lo avrebbe immaginato prima: ri- tornando a sé, tornando a Casa ( che sì è proprio il nome di uno dei miei workshop dal vivo).
Prima nelle aziende in cui ho lavorato guidavo gruppi. Ora, mi piace organizzare delle crociate di Guerrieri Consapevoli , guidati dal fuoco dell’ ardore e dell’ Amore e pilotati dal più autorevole dei capitani, la loro Anima risvegliata alla Coscienza più alta di sé, l’ unico potere inviolabile con cui vincere il mostro dell’ ignoranza e dell’ inconsapevolezza. E nessuno spargimento di sangue, piuttosto, un’ ondata di luce incontrollabile e taumaturgica, che ridona la vista del cuore a chi sente di averla persa. 
Trova la tua chiamata, e ispira gli altri a trovare la loro.
(Stephen R. Covey)

Ma cosa vuol dire autenticamente “mettersi a servizio“?

Come scrivevo qui https://florianamaraglino.it/scoprilatuamissione/“non siamo mai noi” ad avere una missione ma è lei che ha noi: totalmente, a volte, inspiegabilmente seguendo le logiche della mente razionale. Ad un certo punto diventa cruciale ri-conoscere che quella voce ispirata che si serve del nostro incedere terrestre, non è la nostra ma ci usa come canali di espressione affinchè possa diventare testimonianza incarnata di una fuoco divino le cui fiamme sono riconoscibili in ognuno di noi  .

In che modo ti starai chiedendo? Mettendola al servizio della comunità che da quel suono,da quella voce così familiare al linguaggio dell’anima , si sente richiamare come il figliol prodigo con suo Padre.

Quello che in pochi ti diranno però è che in un tempo in cui proliferano “guide e maestri” il “servire” autentico è qualcosa che non potrà mai essere conquistato con titoli e studi di sorta che il più delle volte hanno a che fare con la voglia e il bisogno disperato di essere utile all’altro.

Ad un certo punto del mio percorso ho sentito che non avevo più la smania di aiutare gli altri, non più il desiderio/bisogno di essere utile agli altri, ed è stato questo a rendermi realmente utile a loro. Osservare quel bisogno e desiderio non è sempre facile ma è l’unico passaggio che rende l’atto del “servire” puro e genuino e lo distingue dal mero fare del praticante spiritualista. Il bisogno di esserci, il ritenersi indispensabili , il rivendicare la propria verità come fosse unica al mondo hanno sempre a che vedere con una personalità che necessita in qualche modo di visibilità, consenso, amore. Questa fame è sacrosanta finchè non “vista” ma non ha nulla a che vedere con la relazione d’aiuto pura, essenziale, efficace.

L’esserci a tutti i costi, il voler aiutare gli altri sopra ogni cosa, meritano sempre di essere indagati nell’ottica di trascendere ogni possibile separazione. Dichiarare a più riprese “siamo tutti Uno” e poi salire sul piedistallo del Guru insostituibile e incorniciato da sterile adulazione è seriamente pericoloso nella misura in cui ci porta in contatto con un fenomeno spesso taciuto: la nascita dell’ego spirituale e delle sue subdole manifestazioni. Ma di questo, parlerò successivamente in un post dedicato.

In questi anni che sembrano già un’eternità non so quanti di voi ho incontrato, vissuto, preso per mano e lasciato andare. Ho assistito a vere e proprie rivoluzioni, ribellioni consapevoli e non, rinascite, ritorni, schianti e decolli che mi hanno lasciato il segno, emozionato e costretta talvolta a spiare il vostro volo dall’uscio come imparare a fare chi assiste alla magia senza interferire troppo con l’intento del suo creatore, “togliendosi di mezzo”.

” Floriana quando ripartono i tuoi corsi dal vivo? Mi manca tantissimo quell’ energia che tre anni fa cambiò per sempre il corso della mia esistenza” è il messaggio che un mio corsista mi ha inviato due giorni fa ed ogni volta che ricevo messaggi del genere vorrei potervi mettere in comunicazione con il battito del mio cuore.

Ci saranno diverse novità qui sui miei canali, nella mia comunicazione e nel messaggio che sarà canalizzato al meglio e nel rispetto della sua matrice originaria perchè arrivi a chi lo sente infuocarsi dentro come lucciola di un sentiero che sarà percorso sempre in autonomia, ma con le spalle larghe e forti di maggior consapevolezza.

Se hai lavorato con me, qual è in una sola parola, l’emozione che hai portato a casa dall’incontro con te stesso?