Come quando decidi di allenarti e lo fai da sveglio

Ma cosa vuol dire farlo da sveglio?

Vuol dire che hai mollato l’illusione di poterlo fare in una sola seduta in palestra. Occorre starci dentro con impegno e costanza, occorre un per-corso, occorre un ri-corso al sacro fuoco della volontà di Esserci: esserci quando il muscolo brucia, quando l’acido lattico avvampa , quando la mente incalza, quando il coraggio manca.

Abbiamo vissuto un inverno davvero singolare in cui più di qualcuno ha percepito l’illusione di doversi fermare, di non potersi allenare tanto in quarantena doveva stare. Ma l’Anima impara sempre, l’anima porta a casa la sua lezione ad ogni stagione e sa bene che i suoi muscoli si allenano in ogni dove purchè temprati dalla passione nutriti dal focolare di una missione.

Ma non esiste inverno che non abbracci la sua estate come quel corpo che dopo essersi allenato al chiuso di una palestra ora può correre armonioso all’aria aperta, irradiato da un’esplosione di Sole e accompagnato dallo sguardo amorevole di fratelli e sorelle che ha riconosciuto tanto cari al suo cuore.

Ci sono momenti nella vita in cui si deve solo seminare: zitti e umili, comunque andare. Rinunciando alla nostra tanto cara storia personale la raccolta non potrà che arrivare con la sua esplosione di luci e colori, di frutti, di arditi tesori.

Il cielo di queste ore ci sta raccontando proprio questo: siamo ancora nel bel mezzo di un corridoio energetico che sembra fagocitarci e destabilizzarci, ma solo lavorando sulla presenza saremo pronti a viverlo in tutto il suo stato di necessità ormai funzionale alla speciazione in atto, al nuovo mondo.

Per dirla in breve, un momento pazzesco, un’ opportunità senza eguali e “pronta all’ uso” per ogni anima che ha aperto il cuore così che finalmente la luce possa entrare senza più intoppi, senza più congestioni di un passato che la mente e le sue gabbie “amano” trattenere giusto il tempo di un altro centimetro di comfort.

Tra dicembre 2019 e gennaio 2020 ci siamo sentiti centrifugati, rimescolati tra le ombre di un passato che sembrava lontano ma chiedeva di essere visto e riletto alla luce di una nuova coscienza, quella che gli eventi recenti hanno dovuto riprogrammare per renderci co- creatori di una nuova era.

Vorrei poter dire che questo processo ha interessato tutti indistintamente ma così non è come costituzionale ad ogni fenomeno della speciazione: se il vecchio paradigma è quasi completamente andato, se il “vecchio mondo” è  ormai crollato sotto i nostri occhi di guardiana presenza, occorre ricordare che contestualmente, uno nuovo sta già nascendo, è già qui e il raggio della sua manifestazione ha origine come sempre al nostro interno.

Come ogni morte prepara una ri-nascita, come ogni destrutturazione una nuova rivoluzione: ribelle ma consapevole, frizzante ma matura, dichiarata al cospetto di quel giudizio altrui che stavolta non fa più paura.

Mai come adesso non è più tempo di guadar fuori, ci siamo già oltremodo persi, ma tutto era funzionale a ri-trovarsi.

Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia” Carl Gustav Jung

“Sì ma mi sento agitato, confuso, non so che fare”. Ti dici che devi prima ” guarire”, che devi ” risolvere”, che devi lasciar andare. Quante emozioni di bassa leva ti vengono a visitare, quanti incredibili doni da scartare.

Di cosa si tratta? Di rabbia? Invidia? Di gelosia? Di competizione? Di giudizio? Di angoscia?.
Spiegami, come si fa a rivecerli se la prima risposta è quella di rifiutarli?
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Lasciati attraversare da tutto quel che arriva. Molla questo controllo, smettila di darti definizioni e dirti che stai commettendo errori.

Non esistono emozioni giuste o sbagliate. Esiste che ti fermi un attimo e le osservi. Semplicemente

E se ti vien freddo nel mentre, tranquillo, l’ Energia di questo  Sole ti ha già preparato il suo tepore.

Buon solstizio a tutti,

 

Floriana

 

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