Non di rado nelle consulenze individuali accade ciò che la personalità teme e vive come una condanna: essere vista per quel che è nonostante la laboriosità dell’immaginazione della macchina mente che manifesta sempre e solo un interesse: sopravvivere al vuoto, all’anonimato, a quella intollerabile sensazione di essere – nessuno- .
Sovente la figura cui si chiede supporto viene investita di luci, suoni, colori e significati propri della mappa con cui il pellegrino spirituale si orienta nel suo universo interiore e di riflesso proietta fuori.
Nella pratica: se inconsciamente sono orientato al vittimismo, la mia tendenza a deresponsabilizzarmi mi porterà a cercare un “Guru salvifico” o a investire chi ho dall’altra parte di un’aura di assoluta santità.
Altre volte ancora sarà la stessa “guida” a porsi e proporsi come un illuminato.
Colui che siccome nell’ordine:
– ha studiato
– si vive come un prescelto
– è un Maestro al suo ultimo grado di incarnazione
– ha ricevuto la canalizzazione che lo ha consacrato profeta indiscusso
– e continua all’infinito
allora ha- di divin diritto- i superpoteri tanto quanto i supereroi che mi piaceva tanto ammirare nel telefilm e cartoni animati da bambino.
Ecco che la mia tendenza inconscia alla venerazione s’aggancerà molto bene con quella del mio “guru” : quella ad essere venerato.
Esiste solo questo? – rullo di tamburi
NO.
Esiste l’umano, le sue contraddizioni , le sue infinite fragilità e quelle incredibili vulnerabilità che lo consacrano nella bellezza di essere altro rispetto a ciò che si è incancrenito a recitare ogni giorno.
In quest’ultima casistica il differenziale della relazione d’aiuto è nella capacità di chi accoglie di farsi schermo neutrale di fronte a potenziali manifestazioni di rabbia, livore, frustrazioni di sorta , auto-sabotaggi e auto-flagellazioni , spasmi e sprazzi di esasperato giudizio spesso specchio di modalità relazionali sospese.
Se sono ancora arrabbiato/a con la mia mamma e il mio papà, non sarà di certo la mia condizione/presunzione di adultità a decretare quanto in fondo sono ancora bisognoso/a del loro consenso.
Conoscere intellettualmente l’entità di un trauma non crea alleanza tanto quanto l’esserci passati attra-VERSO.
In ogni caso non siete mai abbandonati dall’Anima Vostra: qualche che sia ciò a cui state andando incontro statene certi: s e r v e .
ps: ma quanto bello è il verbo SERVIRE?
VIGILATE , SEMPRE
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Fotografia : Claudia D’Alò photography