Ma l’ Anima ha un corpo? E se sì, in quanto tale, va allenato?

In numerose tradizioni,  scuole di pensiero orientali ed esoteriche, il corpo è considerato ciò che da un punto di vista materiale riveste e ricopre la nostra più profonda essenza spirituale: il suo studio fa riferimento a ciò che passa sotto l’espressione di “anatomia occulta”.

Il corpo animico di un individuo riflette il suo stato emotivo ed è sede e motore propulsivo dei sentimenti, dei desideri, delle emozioni.

Poiché ogni passione ha la sua tonalità astrale, i suoi colori si riverberano sull’involucro generale dell’aura. Helena Blavatsky lo scompone in sette principi, prossimi al livello fisico. Rudolf Steiner lo chiama anche «corpo psichico», «corpo di coscienza», e a volte «corpo dei desideri». Non è associato a forme fisiche o eteriche, ma possiede forma ovoidale ed è percorso da correnti di forze psichiche che si manifestano in maniera luminosa, colorata o trasparente. È strettamente collegato con le ghiandole endocrine, ed è a partire da questo livello che avrebbero origine il 90% delle malattie fisiche.

I corpi invisibili dell’essere umano

Secondo Steiner, il corpo animico è responsabile dello stato di veglia a cui ci ridestiamo dopo il sonno. Durante lo stato di incoscienza del sonno, il corpo astrale si separa da quello eterico: mentre il secondo rimane all’interno del corpo fisico, il primo deve esplicare la sua azione in un ambiente astrale extra-corporeo dove poter reintegrare quelle forme e quei modelli da veicolare al corpo eterico, funzionali a sua volta della conservazione del corpo fisico.

 

I muscoli dell’ Anima e il loro allenamento non si discostano dal setting processuale fisico e mentale di un comune workout.

  • Questo, abbiatelo sempre a mente. Tanto quanto questa evidenza:- c’è chi è fortemente interessato allo sviluppo e al rinforzo dei muscoli animici.
    Trattandosi di Anima figuratevi voi quanto questo interesse può essere spinto dalla ” motivazione estetica “: ZERO, con riporto.

    – Poi c’è chi , interessato, inizia ad ad esserlo ma dopo un periodo relativamente breve giacchè il più delle volte si tratta sì di uno slancio motivazionale destinato ad esaurirsi nel breve ciclo vitale delle motivazioni di personalità.

  • In effetti amici, cosa accade in palestra dopo la prima seduta in cui tutto è estremamente entusiasmante, galattico e con la determinazione che schizza furente da ogni poro?Il tornare in palestra o il sospendere per un po’ rappresenta fedelmente le maree interiori convulse e corroboranti tipiche di chi non riesce a ri- conoscere i moti emozionali e soprattutto il circuito autosabotaggi/ scuse che scoraggiano non poco i primi passi verso la strutturazione di una disciplina che nelle prime fasi evolutive avviene, per forza di cose, grazie all’intervento di un’ autorità esterna.

    In questo slot di spazio tempo si giocano le staffette della costruzione di un io centrale capace di vigilare sulle nostre infinite frammentazioni.

    –  e poi c’è chi non è che non sia interessato, tutt’ altro: non si pone, minimamente il problema. E va bene, benissimo così, ma non vi illudete e non fate questi ultimi ingenui. Sarà con loro che, nei primi tempi, in base al vostro stato di coscienza e a quanto si aggancia al comportamento altrui, avrete le più peggiori beghe. Non saranno anni facili ma vi avranno allenato un sacco. Quando il vostro frutto sarà maturo imparerete l’ immensa arte del lasciare andare che poi è il preludio del perdonare e liberare voi stessi dal grattacapo di averci avuto a che fare.

Affondando le mani nella PRATICA del lavoro , come piace a me, ciascuno potrà leggere in queste parole un senso completamente diverso.
Chi per esempio penserà ad un post di sostegno dell’ attività fisica e del workout, chi una chiave d’ accesso ad un portale , chi al contrario l’impossibilità di trovare la chiave che apre le porte della sua prigione.

Non è importante la risposta, credetemi. Non quanto la domanda.