“๐˜พ๐™ค๐™จ๐™– ๐™›๐™–๐™ž ๐™– ๐™˜๐™–๐™ฅ๐™ค๐™™๐™–๐™ฃ๐™ฃ๐™ค?”
“๐™™๐™–๐™ž ๐™˜๐™๐™š ๐™ก’ ๐™–๐™ฃ๐™ฃ๐™ค ๐™ฃ๐™ช๐™ค๐™ซ๐™ค ๐™จ๐™–๐™ง๐™–ฬ€ ๐™จ๐™ž๐™˜๐™ช๐™ง๐™–๐™ข๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™š ๐™ฅ๐™ž๐™ชฬ€ ๐™œ๐™š๐™ฃ๐™š๐™ง๐™ค๐™จ๐™ค, ๐™˜๐™๐™š ๐™ฉ๐™ž ๐™ฅ๐™ค๐™ง๐™ฉ๐™ž ๐™ฅ๐™–๐™˜๐™š ๐™š ๐™จ๐™š๐™ง๐™š๐™ฃ๐™ž๐™ฉ๐™–ฬ€ “
Frasi simili, sin da piccola, mi creavano uno strano effetto orticaria.
Perรฒ ne ignoravo le ragioni e dunque, di tutta risposta, mi credevo un relitto sociale, un’ ameba, una tipa strana, una ragazza fin troppo “solitaria”.
Me li ricordo bene i momenti in cui le mie risposte comportamentali oscillavano tra un fare entusiastico e uno profondamente depressivo.
In alcuni anni, per esempio, si trattava della gioia per la febbre che sopraggiungeva proprio in quel periodo – donandomi la fighissima scusa di starmene chiusa nella mia cameretta in compagnia dei migliori amici di sempre : il “diario segreto” e la musica.
Poi sono arrivati i tempi del ” facciamo baldoria cosรฌ -ti distrai per lo meno “- mi raccontavo.
E dopo ancora, finalmente, sono sopraggiunti gli anni che ho dedicato all’ ascolto di una sola domanda:
๐ƒ๐š ๐œ๐จ๐ฌ๐š – ๐ž๐ฌ๐š๐ญ๐ญ๐š๐ฆ๐ž๐ง๐ญ๐ž – ๐ฏ๐จ๐ ๐ฅ๐ข๐จ ๐๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐š๐ซ๐ฆ๐ข ๐ž ๐ฉ๐ž๐ซ๐œ๐ก๐žฬ€?
Tra lacrime, sudore, euforia scambiata puntualmente per felicitร , esaltazione, frustrazione, angoscia e disperazione, la risposta dopo un po’ di tempo รจ arrivata :
๐“๐ฎ ๐ฏ๐ฎ๐จ๐ข ๐๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐š๐ซ๐ญ๐ข ๐๐š๐ฅ๐ฅ๐š ๐•๐ˆ๐“๐€, mia piccola Floriana.
Tu vuoi distrarti da quel richiamo antico che immancabilmente soffochi grazie all’inganno beffardo di quelle lancette , la stampella irrinunciabile di un involucro umano dormiente, la menzogna e la maschera prediletta di un sonnecchiante avatar seducente.
๐€๐ฌ๐œ๐จ๐ฅ๐ญ๐š๐ซ๐ž ๐ช๐ฎ๐ž๐ฅ๐ฅ’ ๐š๐ฅ๐ญ๐ข๐ฌ๐ฌ๐ข๐ฆ๐จ ๐๐„๐‘๐‚๐‡๐„ฬ€ , quello che per anni mi ha fatto sentire un vuoto a perdere, un alieno disturbato e disturbante, il surrogato perfetto di un burattino con la mente consacrata ad un ottovolante- ๐žฬ€ ๐ฌ๐ญ๐š๐ญ๐š ๐ฅ๐š ๐ฆ๐ข๐š ๐ฉ๐ข๐ฎฬ€ ๐ ๐ซ๐š๐ง๐๐ž ๐’๐€๐‹๐•๐„๐™๐™๐€.
๐€๐ฌ๐œ๐จ๐ฅ๐ญ๐š๐ซ๐ž ๐ฌ๐ž๐ง๐ณ๐š ๐๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐š๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž puรฒ essere spietatamente sfidante.
La sensazione รจ quella di essere sotto scacco costante, il pericolo sempre in agguato, la paura, la rabbia e il dolore a pranzo, cena e persino colazione.
๐Œ๐š ๐ฅ๐š๐ฌ๐œ๐ข๐š๐ซ๐ฌ๐ข ๐š๐ญ๐ญ๐ซ๐š๐ฏ๐ž๐ซ๐ฌ๐š๐ซ๐ž รจ stata la chiave per tornare a sentire quel canto esistenziale che piรน di una volta, m’รจ venuto a cercare, proprio quando io lo credevo senza piรน sapore, colore, odore, AMORE.
A tutti gli anni che sono morti e rinati in un solo istante, a quelli che ho voluto fermamente VIVERE in un solo giorno togliendo ogni brandello di attenzione all’illusione di un tempo lineare e delirante.
E non ultimo, a questo 2022 vissuto all’insegna di un’ accelerazione da artiglieria pesante, dove l’asticella delle sfide s’รจ alzata da farmi quasi impressione ma che non mi hanno mai colta di sorpresa, complice la leva di una vigilanza sempre piรน accesa.
GRAZIE ad ogni dono che come il piรน prezioso tesoro, s’era nascosto nell’oscuritร  e nella profonditร  di un mare mai distratto e raramente calmo, dove ogni tempesta nascondeva in realtร  una bellissima festa, un’ adunata di guerrieri, fratelli e sorelle che credevo di aver salutato in un tempo lontano e che adesso mi confermano con la loro fiammeggiante ๐ฉ๐ซ๐ž๐ฌ๐ž๐ง๐ณ๐š che attendere, non รจ stato invano.
Sono gli stessi che oggi, ri-abbraccio con l’ardore che si conviene ad un soldato nella marcia solitario- ma che- proprio per questo -facendosi amica la paura , puรฒ osare temerario, una carreggiata contromano.
Prima di chiedervi “cosa farete a capodanno” provate a chiedervi se ADESSO, proprio ORA, state sentendo il freddo, il profumo della moka la mattina, l’ amore nella torta della vicina, lo schiamazzo mentale della solita vocina, la tristezza quando s’appresta a farsi malinconia, l’ ISTANTE, LA VITA che il tuo sonno, ogni giorno, si porta VIA.
Con tutta la FORZA del mio Amore,
buon passaggio ad ognuno di Voi viandanti con la Fiamma nel Cuore,
con Devozione,
Floriana.