
Nel lungo cammino di ricerca interiore, il neofita ricercatore ci si imbatte in trappole spirituali, manipolazioni e inutili perdite di tempo e trappole.
Condivido qualche indicazione utile sul tema dopo alcune riflessioni maturate nei corridoi di un ospedale.
In una sala fredda circondata da persone provate da varie sofferenze, mi sono imbattuta in una conversazione tra figli di una stessa storia, contorni diversi, nevrosi medesima.
Ho interagito soprattutto con un ragazzo, figlio devoto tanto quanto me e appassionato di mare. Ad una certa mi fa: ma lo sai che nonostante tutto credo di aver trascorso una delle estati più speciali della mia vita?
Mi si è messo a piangere il chakra verde, il centro dell’ Amore vivente, perché potevo riconoscere le note di quel sentire famigliare in me sempre più presente.
Non credo di aver vissuto un’ estate più bella di quella trascorsa.
Quando lo dico, c’ è chi mi guarda come fossi una fuori di testa e lo comprendo perché crediamo di parlare con gli altri con una metrica comune e dunque ” più bella” fa spesso rima con :
spensierata, leggera, vacanziera.
Nell’ accademia della Crusca dell’ Anima mia, ” più bella” significa semplicemente :
accesa, Infuocata dal mio Sole interiore e solo dopo quello esteriore, vissuta nelle ossa, nel midollo, nella carne, nel sacro Fuoco dell’ istante.
Ho perso il centro? Ovvio, un sacco di volte. Perfortuna.
E quindi sto ragazzo mi fa: cosa ti porti dietro da questi mesi estivi?
Ho dovuto stare un po’ nel respiro da quanto a raffica, avrei elencato trilioni di cose ma sintetizzo così :
– porto a casa non so quante bracciate a nuoto, il mare all’ alba, di notte e a mezzogiorno, il mare che mi ha salvato la pelle nelle giornate più storte, quello che ho vissuto fino all’ ultimo giorno di ottobre, quello che non mi fa proprio mai rinunciare, neanche di fronte a 7 punture di medusa di cui le ultime mi hanno fatto un veleno e un male che non si può spiegare e lasciato cicatrici da ustione che ve lo lascio immaginare.
– Mi porto dietro le risate vere, gli allenamenti in natura, le corse militari sugli scogli con i piedi rotti, un piccolo incidente, un mini intervento che non è servito a niente, i nuovi incontri, alcuni ritorni e la benedetta pulizia di fatti e persone quando conti i respiri e non più i giorni;
e mi porto altresì la meravigliosa maestria di mia madre, il coraggio sovrumano di mio padre e forse un po’ anche il mio, quando ricordo che al resto ci pensa Dio.
Ma più di tutte mi porto una certezza e la condivido con voi:
Non serve a niente giocare a fare gli Illuminati quando gli Insegnamenti restano a poltrire nella mente.
E allora che si fa?
1) Mollate libri e sermoni, lasciate stare i post dei santoni, guardatevi dentro prima di sentirvi vittime della manipolazione e degli eventi.
2) Ritornate a voi e in voi tutte le volte che pettegolate su chiunque, psicanalizzando il cavillo e la pagliuzza, demolendo il suo fare prima ancora di guardare la vostra trave.
3) Uscite per strada e andate a parlare con i pescatori, gli agricoltori, quei pochi solitari che come un miraggio trovate sulle panchine, il libro come una reliquia sempre sotto braccio.
4) Perdetevi per le vie, alzate lo sguardo dal cellulare, entrate nei luoghi di culto e sentite la loro energia prima di partire a razzo con le idee preconfezionate su complottismo e stregoneria , sulla religione e sulla filosofia, sulla scienza medica, quella dello spirito e quella della magia.
5) Coltivate e poi allenate l’umiltà di chi riconosce che non sa proprio nulla e nemmeno gliene frega se davvero è impegnato a vivere la vita prima che gli scivoli miseramente via.
6) Non c’è tempo umano che tenga, la vita ti vuole SVEGLIO.
7) Allenarti seriamente a stare in qualsivoglia terremoto emozionale non è un vezzo da fanatico spirituale ma la condizione esistenziale imprenscindibile per un Guerriero impegnato a costruire istante dopo istante il suo centro perchè da ciò che sembra, non si lascia fregare.
A ricordarglielo è la sua destinazione finale: Amare, amare e sempre più FORTE AMARE.
8) Riconoscete la potenza del silenzio quando la bocca è avida di parole vuote e giudizi generosi.
9) Predicate poco , praticate molto : la bellezza, la gentilezza, il rispetto, la delicatezza.
10) Ricordate che non è tanto quello che leggete o studiate ma quanto lo miscelate con l’esperienza diretta, pratica, concreta.
11) E’ sempre e solo la Vita che rivela, non l’adesione sterile a teorie , per quanto genuino sia l’intento con cui alla grandezza che emanano, si anela.
12) Che il vostro interlocutore sia un amico, un guru o un medico, non fate i fessachioni: non credete a NIENTE che non possa essere da voi stessi testato, provato , sperimentato.
13) Non cedete alle auto-lusinghe tantomeno lusingate.
14) Non idealizzatevi e dunque, non idealizzate.
E infine ma non ultimo sempre ricordatevi che non c’è luce senza ombra e non c’è ombra senza luce.
Sembra semplice e di fatto, lo è.
Vi basta USCIRE , provare e solo dopo, credere.
15) Ogni tanto datevi il permesso di cedere poi però non vi adagiate e come diceva un GRANDE, IMMENSO, INARRIVABILE GIGANTE,
V E G L I A T E
Con ardore devozionale,
Floriana