
- uno riguarda il condurre la propria esistenza come se “la realtà lì fuori” fosse altro da noi, completamente distaccata e avulsa dal nostro impianto sistemico-famigliare – societario
- l’altro è iniziare a portare lo sguardo all’interno, prospettiva che cambia completamente l’interpretazione degli accadimenti attorno a noi, avvicinandoli sempre di più alla portata degli occhi così che inizino a sembrarci un’emanazione fedele di quanto si muove al nostro interno piuttosto che qualcosa da subire puntualmente. Basterebbe una sola parola a descrivere questo punto: svegliarsi
Considero questa una premessa doverosa nella misura in cui c’è ancora una grossa fetta di umani che relegano la spiritualità ad un affare religioso e incensato da fumigazioni sciamaniche e mantra sparati a casaccio per propiziarci ancora una volta quell’illusione che ci eviterà il faticoso transito dentro la più profonda conoscenza di noi con l’auto osservazione e il lavoro su di sè.
Vallo a spiegare che la spiritualità, quella vera, quella che non si può insegnare ( e ti prego, scappa da chiunque manifesti con te quest’intento) è invece un affar nostro a 360 gradi tanto grande è il suo campo d’azione:
- la politica, la micro e la macro- economia, la giurisprudenza, i soldi, il sesso, l’Amore. E poi ancora l’Arte, la Scrittura. La Poesia e la Musica. Il tuo matrimonio fallito o felice, il tuo strambo fidanzamento, i tuoi lutti, i tuoi successi. I figli che hai messo al mondo e quelli che hai perso. i figli che non hai mai avuto. Tutto, ma proprio tutto è armamentario del sacro regno della spiritualità che permea ogni singola cellula di me, di te, di noi.
Per esempio in queste ore ho letto la notizia bomba secondo cui Il principe Harry e Meghan Markle, duchi del Sussex, avrebbero annunciato la ferma volontà di diventare indipendenti dalla famiglia reale britannica rinunciando ad oneri e privilegi insieme, generosamente offerti dal loro status di senior royals.
Dunque in breve, i due rinunciano a 2 milioni di sterline, pervenuti ogni anno grazie a questa qualifica in cambio di quella cosa che mai come in questo momento storico rievoca la sontuosità del lusso più grande:
LA LIBERTA’. Dagli schemi, dalle etichette che infossano. Dai dogmi che paralizzano. Dalle regole che limitano e definiscono il campo d’azione della libera espressione deL sè autentico.
Del resto è questa l’impronta della celebrazione di un matrimonio, il loro, che già a maggio 2018 prometteva i primi slanci di una rebel revolution scandita da una revolutionary love story.
Perchè la magia e la portata alchemica di alcune storie d’amore la leggi proprio in paradossi come questo:
- lui, il principe Harry, ri-battezzato l’anima della festa in tutti i party che ha condito con il suo spirito maledetto preso da alcol, donne e danze temerarie fino all’alba- ha dovuto ri-conoscere che accanto a quella che lo ha reso noto come l’antitesi di suo fratello William – certamente più sobrio e pacato, esiste un’altra ribellione, meno impulsiva di un bicchiere mandato giù tempestivamente ma decisamente più profonda e destabilizzante per lo status quo: quella che provoca la destrutturazione di impalcature ormai obsolete.
Ve lo ricordate il coro gospel che nella solenne St. George Chapel, presso il castello di Windsor, intonava “Stand by me” sancendo un taglio netto con la tradizione reale gelando gran parte degli invitati inglesi di fronte a un’impassibile regina d’Inghilterra?
E l’ingresso solitario di Meghan Markle in chiesa? Una donna libera che attraversa la navata senza un uomo a scortarla, diretta verso l’altare. Una donna tanto sicura quanto lui, il principe si mostrava teso e ansioso attendendola sull’altare.
Senza contare un incredibile intreccio di coincidenze- non coincidenze che chiudono un cerchio aperto
Meghan è nata il 4 agosto, stesso giorno della Queen Mum Elisabeth mamma della attuale Regina e moglie del Re che prese il posto di suo fratello abdicante Edoardo VIII (abdicazione che sancì una crisi costituzionale data dalla ferrea volontà di Edoardo di sposare l’americana due volte divorziata Wallis Simpson, crisi che solo oggi, grazie alla rebel Love Story di Hanry e Meghan riscatta l’umiliazione dei “non visti” su tutta la linea genealogica a livello sistemico e famigliare) mentre il matrimonio viene celebrato il 19 maggio, a pochi giorni di distanza dall’anniversario dell’incoronazione del nonno di Harry avvenuta il 12 maggio 1937 nell’abbazia di Westminster, (primo evento di incoronazione della storia trasmesso via radio)
Una favola – capolavoro- che sotto il segno di una Meghan di origini afroamericane, già sposata e divorziata, con sù al dito l’anello di diamanti appartenuti a Lady Diana- (accarezzato più volte dal principe Harry durante la cerimonia, come a ri-conciliarsi con la madre , con il suo femminile, dopo l’elaborazione del trauma da lutto consumatosi anni fa ) vira il cambiamento verso una monarchia britannica meticcia e multiculturale.
Il femminile che supporta il maschile dell’integrazione dell’ombra per trascenderla e con essa guarire l’intera linea di discendenza.
Ma cosa vuol dire?
Che banalmente, tutto quel che sembra essere anni luce lontano da te è invece + più vicino di quanto tu possa immaginare. Nelle dinamiche e negli accadimenti, nelle trame e nei colpi di scena, quel che si manifesta nella coscienza collettiva riguarda ogni singolo componente di questo pianeta che attraverso uno sguardo presente e partecipe, può “leggere tra le righe” dei big- events messaggi iconici con cui osservare e osservarsi meglio.
La sempre più inflazionata espressione “siamo tutti uno” per essere realmente compresa deve essere vissuta nella pratica che solo l’esperienza della spiritualtà in senso più ampio può consegnare.
Stiamo vivendo un’epoca in cui il femminile ha richiamato urgentemente ascolto e presa visione confermando a sè stesso che può esprimersi appieno solo integrando e comprendendo secoli di energia maschile imperante e limitante.
Più da vicino:
L’uomo e la donna, in quanto espressione di un corpo che richiama una appartenenza più sottile – il genere femminile e quello maschile, l’anima e l’animus (per dirla con Jung) – proiettano una coppia di opposti , di un campo magnetico dove si manifesta la legge universale della polarità.
Esprimendosi in un campo magnetico vero e proprio dove agisce la legge della polarità, andranno a ricercare l’integrazione e la riunificazione dopo aver sperimentato la la separazione. A livello sessuale questo è visibile e tangibile nella forza attrattiva che prepara lo scambio tanto quanto in campo spirituale nel ricongiungimento degli opposti.
Nel Simposio si legge:
“Anticamente la nostra natura non era quella di oggi. I generi non erano tre o due, come ora, maschio e femmina, ma ce n’era uno che partecipava di entrambi… un androgino… la forma di questo essere era sferica, e aveva quattro mani e quattro gambe… Giove decise di tagliarlo a metà… da tempo perciò è connaturato agli esseri umani l’amore reciproco, per questo ognuno è sempre alla ricerca della propria metà, sia essa uomo o donna, indipendentemente dal proprio sesso, per ricostituire l’intero iniziale… Per questo diciamo che ognuno cerca la propria metà… La causa della nostra ricerca è che un tempo eravamo interi, e al desiderio e al perseguimento dell’intero noi diamo nome amore” (Platone)
Jung, prendendo in considerazione la psicologia dell’uomo e della donna, ha scoperto l’esistenza di una componente femminile nell’inconscio dell’uomo e di una maschile nell’inconscio della donna: ha chiamato Anima e Animus queste manifestazioni psichiche dell’altro che completano l’universo della coscienza. Dunque Maschile e femminile coesistono sia nella donna che nell’uomo e quando viste portano “guarigione”, equilibrio, integrazione.
La favola di Harry e Meghan lo dimostra bene, non ultimo con la decisione di creare un taglio sempre più chirurgico con le dogmatiche impalcature monarchiche- gigantesco emblema di quanto anche nel nostro meno patinato e glitterato quotidiano merita di essere lasciato andare destrutturando quelle impalcature ormai obsolete su cui abbiamo adagiato la nostra più intima essenza. Esprimere quest’ultima è possibile grazie al motore dell’accoglienza, della pazienza e dell’attesa, della cura e della premura gentilmente offerte dall’energia femminile.
Dì la verità: quanto ti parla questa Rebel Love Story?
I brividi .. Grazie cara Flo 😘💜
Grazie per quello che hai scritto e come lo hai scritto 🙏
Lo sento molto vero .
E questi due reali “reali” li seguo da un po’ con interesse proprio per la loro voglia di vivere autenticamente rompendo le regole .Anche il quieto vivere della Regina e nonna.
A proposito di impianto sistemico-famigliare e societario ,giorni fa seguivo il loro recente viaggio in Africa e riflettevo con un sentimento di tenerezza sul fatto che ,in special modo da quando è diventato padre,il principe Harry sta rivivendo intensamente e ripercorrendo passo dopo passo la storia di sua madre Diana , “grazie” anche alla donna che ha scelto come moglie ,e forse ( glielo auguro ) rilasciando finalmente il trauma vissuto da bambino .
Grazie di ri-specchiarti Francesca!Concordo molto sulla tua riflessione finale …oltre a ripercorrere la storia materna, sembra quasi portare a termine una Missione in una sorta di partnership che trascende il ruolo madre – figlio. Il gesto di Harry di accarezzare con delicatezza e commozione l’anello di diamanti appartenuti a sua Madre e indossato da sua moglie Meghan durante la cerimonia di nozze è carico di un simbolismo di riconciliazione che inquadra la Morte come fase di passaggio e trasmutazione che prepara “una nuova nascita”
Grazie a te per “sentirlo” <3