
𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒̀ 𝑎 𝑚𝑒?
É questa la domanda che mi pone Serena, che ha da pochissimo iniziato un percorso con me ed è in assoluto, la prima domanda che mi viene posta da chiunque approda ai miei corsi, alle mie conferenze, al mio lavoro in generale.
É altresì la domanda che io stessa mi sono posta sin dall’adolescenza e la sua interiorizzazione a fronte di un lavoro profondissimo dentro di me, è diventato il motore la cui potenza dei cavalli a volte, lascia incredula anche me.
C’è una risposta a quella domanda?
Probabilmente sì, ma quando l’energia e l’attenzione sono convogliate nell’attesa e nella pretesa della risposta, la stessa tarderà ad arrivare o forse non ti raggiungerà mai.
Questa non è una sfiga, ma una legge, tra le più sacre e inviolabili, della Scienza dello Spirito.
Le gabbie mentali e concettuali in cui siamo letteralmente infognati ci programmano ad una forma mentale estremamente duale in cui lo sguardo sulla vita e gli eventi sono immancabilmente separativi , un gioco di contrasti abissale.
Secondo questa logica – il tuo piccolo io impara a dividere ogni esperienza in giusta/sbagliata , buona/stronza, bella/brutta, fortunata/sfigata.
𝗟𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗴𝗲𝗱𝗶𝗮 𝗲̀ 𝗽𝗲𝗿𝗼̀ 𝘂𝗻’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 : essere diventato schiavo di un approccio deterministico dell’esistenza, tipico di una mente che non sai usare perchè non ne conosci affatto il funzionamento e a cui deleghi il potere di definire il tuo destino.
Vivere alla mercè di questa schiavitù è una follia se non un vero 𝐈𝐍𝐅𝐄𝐑𝐍𝐎.
So molto bene di cosa parlo perchè l’ho attravarsato trilioni di volte ed è stato proprio il suo attraversamento ad avermi salvato.
Perchè? Come è accaduto?
Te lo spiego così : quando il il tuo INFERNO personale viene da te intimamente abbracciato e la domanda “perchè a me” s’è arresa alla smania della risposta, ecco che , quando meno te lo aspetti, la magia accade e ti spalanca le porte al Paradiso che non immaginavi neanche ti potesse accogliere.
Qualcuno di infinitamente caro al mio cuore lo chiama Regno dei cieli e i suoi territori sono QUI, ADESSO, ma non te ne puoi accorgere minimamente se stai profondamente dormendo.
E allora come posso fare a svegliarmi, potresti chiedermi?
Inizia da questo consapevole atto di volontà: comincia dal focalizzare il pensiero sull’ idea che proprio ciò da cui ti senti condannato non sia lì per caso.
Lo so, all’inizio si tratta di uno sforzo immane, ti sembrerà una sorta di imposizione, di forzatura innaturale perchè non supportata dal ” ci credo, solo se la posso toccare”.
Ma fidati, vai avanti, fino a che la domanda “perchè a me” non lascerà spazio al ” 𝑷𝑬𝑹𝑪𝑯𝒆̀ 𝑵𝑶𝑵 𝑨 𝑴𝑬?”.
Dietro la tua croce personale c’è sempre il seme della resurrezione, ma va colto, protetto, innaffiato, amato.
Ci puoi arrivare solo allenandoti a sperimentare per poi, passo dopo passo arrivare a sentire, nella carne, che sì, quella che ti sembrava una melma tremenda è invece l’anticamera della Luce, il principio cardine purchè tu splenda.
C’è una saggezza infinita e di matrice divina che sta guidando ogni singola esperienza della tua vita.
Essa opera con trame invisibili ma sempre accessibili a chi ha allenato i sensi al tatto delle energie sottili.
E allora fidati ed affidati, non c’è altra strada per riconoscere che il divino che è in te, in noi, non ha limiti.
Quando sei nello sconforto o nel più bieco dolore, non disperare e soprattutto, con gli altri e il loro percorso, non ti confrontare.
Ognuno di noi hai il suo viaggio e non puoi conoscerne le tappe, gli inciampi, gli intralci che ad ogni umano, prima o poi tocca attraversare.
Ciò che conta è che tu non abbia a dimenticare la destinazione finale: incendiare il Cuore, sentire la Vita, l’ Amore.
La tua Anima è l’unica a conoscere la direzione: talvolta le tappe che ha previsto fanno male, creano vuoti incolmabili, cesure drastiche, e nell’immediato non comprenderai.
Finchè un giorno lo realizzerai: che hai ricevuto e sì vissuto, solo ciò che serviva al tuo Progetto più Alto: realizzare te stesso, come tu stesso, anche se lo hai dimenticato, hai chiesto.
Qui sotto un video sul tema direttamente dal mio canale youtube.
E tu quante volte ti sei posto questa stessa domanda?
Continui a portela?
Se vuoi raccontarmi di più sarò lieta di leggerti nei commenti!