
L’ uomo ordinario vive credendo che l’ inganno sia inconfutabilmente fuori da sé .
Effettivamente la sua visione va oltre, e molto, la portata del suo sguardo nella misura in cui agisce un’ Osservazione condizionata.
Il fatto è che a noi piace fare i fighi, vivisezionando continuamente la realtà davanti ai nostri occhi per ristrutturarcela nel modo in cui più ci sentiamo comodi. Morale della favola: col cavolo che scorgiamo oggettività, è una questione di sopravvivenza, chiedetelo alla vostra mente e vediamo che vi dice.
Esempio: una persona fa tutta la gentile e carina con voi, magari vi sta manipolando ma il sonno vi impedisce di cogliere con imparzialità la faccenda.
Al contrario un’ altra vi appare ” aggressiva”, solo perché il suo tono di voce nella scrittura come nel parlato tira fuori cose che mai cavereste fuori da un armadio di scheletri che solo perché ” ben nascosti” credete davvero di poter rendere invisibili fuori.
O ancora quando non sei proprio sereno con la tua coscienza e ignori l’ effetto delle tue azioni, ti basta , in un’ argomentazione altrui in cui sei potenzialmente coinvolto, sentirti additato solo perché la tua attenzione si è soffermata su quella parola o quel dettaglio che conferma che sì, tanto bene forse non ti sei comportato.
Pensate all’ abuso gravemente inconsapevole di certi social quando il personal branding nauseabondo, la vetrina tutta lustrini delle vite perfette, le foto palesemente ritoccate e poi ancora quelle in cui ” il lato migliore” , il profilo ” giusto”, la noia mortale.
E che ne dite dell’incontro con quella persona che tac, per magia, solo per aver avvertito una qualche forma di affinità elettiva viene fulmineamente investita delle più alte aspettative – è l’uomo/donna dei sogni – non mi era mai capitato prima, mi capisce come nessuno- Ok, non vi sto invitando a negare ciò che potenzialmente si muove è mosso nel vostro sentire, ma è fondamentale non trascurare meccanismi che seppur visti e riconosciuti, possono, di fatto, essere sempre in agguato, vedi ad esempio bisogno di affetto, di attenzione e di riconoscimento tipici legati a certe ferite infantili.
Soffermarsi solo su uno di questi aspetti penalizzando una visione d’insieme genera confusione e come conseguenza immediata quella di ritrovarsi immersi nel sonno con la ferma convinzione di vedere una realtà quasi mai corrisponde a ciò che effettivamente è qui ed ora.
Domanda: si può agire l’Osservazione neutra al 100%?
Sì, che poi è quella che ti fa scovare il tranello di una visione frammentaria.
Il punto è che mica te lo puoi imporre.
Come l’ essere Guida per gli altri. Come la conoscenza quando non si veste da Sapienza. Come la Verità.
Escludere degli aspetti penalizza non poco quella visione inclusiva, integrata e onnicomprensiva che è il principio fondante di un sincero lavoro su di sè.
Scrivo queste parole ispirata da questo paesaggio, una delle insenature più wow del Salento – Acquaviva– chiamata così grazie alla presenza di polle di acqua fresca sorgiva.
Stiamo parlando di paesaggi mozzafiato con costoni alti a strapiombo su mare cristallo e dietro, boschi di macchia mediterranea.
Come faccio a raccontarvelo in una foto così sezionata?
L’ INSIEME lo potete sempre e solo VIVERE.
Può un puzzle rinunciare ad uno solo dei suoi tasselli?
