Ognuno di noi, anche tu che stai leggendo proprio ora, ne hai uno o più dentro di te . Qualcuno , il più allenato, ne è consapevole e forse proprio in questo istante se lo sta portando in giro, al guinzaglio.
 
Qualcun altro invece, ha la sensazione di esserne completamente soggiogato, il respiro corto, l’ansia e la paura di sentirsi abbandonato.
 
Di chi sto parlando? Del proprio drago personale, del più perfido nemico, del piombo che ha la facoltà di diventare oro.
 
Chi è il drago?
 
Il peggior nemico della tua personalità e il migliore per l’Anima.
 
La più grande occasione di Risveglio per la tua coscienza a patto di allenare lo sforzo che praticamente nessuno è disposto a fare: vedere l’esterno come interno.
 
Il drago è un agglomerato psichico di pensieri disturbanti e altamente tossici, primo tra tutti la convinzione che esista davvero un mondo oggettivo che intasa le autostrade della tua creatività e ha il potere di sotterrare il tuo umore.
 
Il drago è la dannata percezione che tutti ce l’abbiano proprio con te, che il mondo sia un coacervo di brutture e che a te sia toccata la sfiga di subirle ad una ad una, tutte.
 
Come riconoscerlo?
Rabbia, frustrazione, gelosia, invidia, ossessione da confronto, attaccamento al risultato, rabbia, manipolazione subdola tesa a camuffare senso di inferiorità, impulsività ed emotività incontrollata sono solo alcune delle spinte con cui indisturbato si muove tra le onde della tua personalità perturbandola senza controllo alcuno.
 

Come se ne esce?

 
“Ucciderlo” (come più volte leggo) o volerlo combattere sono esattamente le mosse che ne cronicizzano la presenza nevrotica nel bel mezzo delle tue giornate.
 
  1. Possiamo spostare il focus dell’attenzione /consapevolezza dal fastidio (personalità) al testimone ovvero un ente che si limita ad osservare il meccanismo del fastidio (sensazione di esserci).
  2. disidentificandoci dal fastidio possiamo dirottare l’energia psichica investita precedentemente nell’ osservazione cosciente dello schema scoprendo che di tutta probabilità è lo stesso che reiteriamo da anni nella nostra vita (vedi situazioni che si ripetono sempre uguali).
  3. Identifica ora tre situazioni tossiche che ti creano fastidio e prova a fare questo sforzo : per ognuna di esse chiediti :
 
  • quale muscolo, che forse non sapevo di avere, mi sta aiutando ad allenare?
  • La Compassione? Tolleranza? Accettazione ? Perseveranza? Il perdono?
 
Ricordarti di te nel mentre è l’unico modo per compiere un balzo evolutivo: ognuna delle persone o situazioni che stai giudicando “nemiche” o tossiche ed ogni singola molecola di sofferenza provata, ti stanno donando un’ occasione preziosa per uscire dalla tua condizione di schiavitù. 
 
Tu li credi “veleno“, di fatto, ti stanno consegnando il farmaco.
 
Non c’è altra cura se non questa: amare il tuo drago, amare il tuo “nemico”.
 

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