Si fa presto a parlare di “adulti”. Ma la verità è che finchè non ci saremo presi adeguatamente cura delle ferite della nostra infanzia, con la premura di accoglierle con tutto quel marasma emotivo che si portano con sè, non potremo definirci davvero tali. Ce ne andremo in giro per il mondo, mendicanti,
eternamente bisognosi di essere visti. Compresi. Accolti. in una sola parola, AMATI.
Ci muoviamo nel mondo dei “grandi” con la presunzione, spesso, di poter davvero insegnare qualcosa ai bambini, ma il più delle volte accade che questi ultimi ci sbattono in faccia, fedelmente, quella nostra parte bambina che crediamo essere ormai andato insieme alla beffa del tempo, e le cui tracce si perdono ingiallite tra qualche foto sparsa quà e là sull’album di famiglia.
Ma la verità è che quel bambino è dentro. Sepolto, affaticato, schiacciato dal peso di essere cresciuto nel corpo fisico ma non nella coscienza che spasmodica, reclama un bisogno ancestrale: quello di essere accolto totalmente per quello che è.
I bambini lo sanno fare al meglio: giocare ad essere qualcuno che non sono, prima del tempo.
Rubano le scarpe della mamma o del papà, scimmiottano ciò che ai loro occhi s’impone figura di riferimento, l’insegnante o il mister di calcetto, chiunque nel macrocosmo dei “grandi” si mostri al loro sguardo un personaggio perfetto.
Non sono affatto credibili nel mentre lo fanno, ma la purezza dell’intenzione li riconsegna alla loro dimensione: quella di bambini che non hanno da giustificare i loro teatrini.
Ciascuno di essi infatti gli è funzionale a sperimentare ciò che sono chiamati ad essere e fare.
Cosa accade però quando il bambino è cresciuto solo nel corpo ma nei comportamenti esprime gli stessi condizionamenti appresi e manifestati nell’infanzia?
Voler apparire quello che non siamo non è tuttavia un semplice vezzo, ma un vero e proprio difetto dello sguardo interiore legato ad una falsa percezione di sè che può nascondere disagi anche molto profondi.
La fenomenologia del falso sé nel funzionamento della personalità adulta è un tema altamente delicato che impone una lente d’ingrandimento sulla fase infantile.
Non di rado è il mancato riconoscimento della dimensione soggettiva da parte delle figure genitoriali a minare lo sviluppo di un’identità autonoma creando vuoti profondi di autostima e facilitando dinamiche patologiche di strutturazione del falso sè. Puoi leggere di più qui: smettila di voler sembrare e inizia ad essere e qui : cosa faccio da grande? Divento genitore di me stesso!
Questo retreat intensivo della durata di due giorni, si propone di fornire a te, pellegrino prezioso in questo viaggio che è la vita , una mappa per rintracciare il tuo tesoro personale, quello che hai perso memoria di avere.
Insieme, ricontattiamo quel ricordo nella ferma consapevolezza che il viaggio, le sue tappe, i passaggi a livello e i paesaggi mirati restano tuoi, mentre io mi limito ad offrirti una guida che ti riporti in quel posto che è casa: te stesso.
QUANDO 👉Il 22 e 23 ottobre ( NB: il video di cui sopra e quello che ritrovi qui sotto riportano la data relativa alla scorsa edizione di settembre prima del rinvio previsto ad ottobre), nel cuore della Valtellina, immersi in una valle paradisiaca non contaminata dal turismo di massa, nel sottofondo di una ricchissima e cangiante vegetazione tra caprioli , cervi , scoiattoli e aquila Reale ci dedichiamo anima, corpo e Spirito al ri-contatto del nostro bambino interno complice la dis-connessione digitale e la totale ri-connessione a madre natura.
Due giorni di lavoro intensivo, concreto ed esperienziale ma doppiamente avventuroso: un viaggio alla scoperta dei tesori dell’interiorità nel sottofondo di un natura stupefacente, rigogliosa, portentosa.
Il retreat si terrà nel pieno della stagione autunnale con un focus particolare sul tema del Lasciar andare .
Alcune delle attività in cui ci immergeremo:
- pratiche di contatto emozionale psico -corporeo
- laboratorio di psicogenealogia e workshop di teatro famigliare metodo Virginia Satir®
- Pratica di Rebirthing , visualizzazioni creative, pratiche di meditazione statica e in movimento secondo il protocollo MBSR di John Kabat-Zinn
- danza in movimento
- Meta ipnosi creativa
Perchè iscriverti
Perché agendo a livello emotivo-fisico-mentale-spirituale, aiuta concretamente chi, nell’intento di migliorare la qualità della sua vita e dargli una direzione, necessita di liberarsi dalle zavorre del passato ritrovando il focus in se stesso, legittimando un cambiamento intimo e profondo i cui effetti si ripercuotono fin da subito in qualsivoglia aspetto del quotidiano: relazione con il partner, rapporti con il capo o i colleghi, salute e benessere emotivo, relazioni amicali, dialogo interiore.
Grazie a questo viaggio ti sarà possibile entrare in contatto con quella saggezza antica che è dentro di te, ma che negli anni hai imparato a offuscare e e sostituire con la critica, l’insicurezza, il giudizio e tutte le credenze limitanti che ti hanno trasmesso negli anni e di cui vuoi liberare ma non sai come.
DOVE 👉 Presso albergo VALLUNGA (nella quota è compreso il pernotto con pensione completa!)
Importante: SOLO per iscrizioni pervenute entro e non OLTRE il 22 settembre una promo speciale sulla quota di partecipazione!
Puoi richiedere info e il programma completo inviando una mail qui : floriana@florianamaraglino.it
👉Guarda il video di presentazione Wild Child 22- 23 Ottobre- Valtellina